Vai a elenco — Vai alla scheda: primaprecedenteseguenteultima

Tadarida teniotis Rafinesque 1814 teniotis Rafinesque

Tadarida teniotis

Nome comune:
Molosso di Cestoni

Sottospecie conosciute:
Tadarida teniotis insignis
Tadarida teniotis teniotis

Distribuzione:  La specie è diffusa in Europa Meridionale e Nordafrica ed in Asia Centrale ad est fino al Giappone: la si trova inoltre alle Canarie ed a Madera. In Italia, la sottospecie nominale è presente su tutto il territorio, isole comprese, mentre la sua presenza non è stata confermata a Malta dove tuttavia è assai probabilmente diffusa. Predilige le pareti rocciose a picco, come dirupi e anche falesie rocciose: si adatta bene anche alle aree urbanizzate, fino a quote superiori ai 2500 m.

Descrizione:  Misura circa 80-92 mm, per un peso di 25-50 g. Ha un'apertura alare di 30-40 cm. Il pelo sul dorso è di colore grigio scuro, mentre la parte ventrale e la gola sono di colore più chiaro, con due bande biancastre sui fianchi: sulla fronte possono essere presenti screziature nere e rossicce. La faccia e le orecchie sono di colore rosato: il muso è conico e schiacciato, con grande bocca e naso piccolo, mentre le orecchie sono grandi e dalla forma arrotondata. Queste ultime sono rivolte all'indietro, tuttavia si ripiegano a U e perciò vanno in avanti al di sopra nella fronte. Il patagio è nerastro, e in corrispondenza della coda si ritira a mo' di V capovolta, lasciando la parte finale dell'appendice libera per circa un centimetro e mezzo.

Biologia:  La specie ha abitudini notturne: durante il giorno cerca riparo in crepe delle pareti o fra le rocce, sia d'estate che d'inverno: pur appartenendo a una famiglia di pipistrelli quasi esclusivamente tropicali, la specie non è assai termofila e la si può vedere volare anche a temperature prossime allo zero. Durante l'inverno, tuttavia, la specie non è termicamente in grado di sostenere un periodo di letargo completo, ma cade semplicemente in uno stato di profondo torpore, dal quale si risveglia non appena disturbato o quando le temperature si fanno più miti. Esce dai rifugi sono a notte fatta, raramente anche al tramonto: non si lascia scoraggiare nè dalle basse temperature, nè la pioggia od il vento. Il volo è veloce e rettilineo, paragonabile a quello dei grandi volatori, come rondini e rondoni, con planate intervallate da frullii di ali: si mantiene in genere ad altezze superiori ai 10 m, e non esita ad allontanarsi dal proprio rifugio anche di centinaia di chilometri, pur essendo una specie stanziale.

Alimentazione:  Si nutre di insetti, principalmente falene, che cattura in volo

Ecolocazione:  Emette suoni udibili (a frequenze di 14-15 kHz).

Riproduzione:  Della riproduzione di questa specie si conosce molto poco. Gli accoppiamenti avvengono probabilmente in inverno, a partire dall'anno di età. Partorisce in primavera un unico piccolo che diventa indipendente dopo circa 6 settimane. Le femmine, nell'imminenza del parto, si riuniscono in piccole colonie di una decina di individui, site nei crepacci e nelle spaccature della roccia. Pare che la specie viva tranquillamente oltre i dieci anni, anche se la speranza di vita precisa di questi animali non è ancora stata stimata.

Rischio:  LC - Rischio minimo