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Nyctalus noctula Schreber 1774 noctula Schreber

Nyctalus noctula

Nome comune:
Nottola comune

Sottospecie conosciute:
Nyctalus noctula noctula Schreber, 1774,
sottospecie nominale largamente diffusa dall'Europa occidentale e dall'Africa nord-occidentale all'Europa orientale e all'Iran settentrionale.
Nyctalus noctula labiatus Hodgson, 1835,
diffusa dall'India settentrionale alla Malesia.
Nyctalus noctula lebanoticus Harrison, 1962,
dell'Asia sud-occidentale
Nyctalus noctula mecklenburzevi Kuzyakin, 1934,
dell'Asia centrale.

Distribuzione:  L'areale di questa specie comprende gran parte dell'Europa, dal Portogallo agli Urali, l'Africa nord-occidentale, l'Asia Minore e il Medio oriente (compresa Cipro), la regione himalayana (Pakistan e India settentrionali, Nepal), il Giappone, la Cina meridionale e Taiwan, il Vietnam settentrionale. In Italia, è praticamente presente in tutta la penisola; dubbia la sua presenza in Sicilia e Sardegna. Generalmente la nottola vive nelle foreste, ma alcune popolazioni si possono trovare anche in ambienti urbani.

Descrizione:  Con una lunghezza di 8 cm ed un'apertura alare di 35 cm, la nottola comune è una delle più grandi specie di pipistrello dell'Europa occidentale e centrale. Quando va a caccia, spesso inizia a volare poco prima del crepuscolo, parecchio tempo prima della maggior parte degli altri pipistrelli europei. Vola velocemente a notevoli altezze sopra le cime degli alberi delle zone forestali, che costituiscono il suo habitat preferito. Quando si riposa durante il giorno, la nottola si può scorgere facilmente fuori delle cavità degli alberi o perfino nelle apposite bat boxes (scatole per pipistrelli) poste sui tronchi.

Biologia:  D'inverno, le nottole ibernano, come tutti i pipistrelli delle zone temperate. Le cavità degli alberi non sono abbastanza calde per questo scopo, così le nottole vanno in cerca di cavità naturali o di strutture costruite dall'uomo, come i campanili delle chiese. Talvolta i territori estivi e i luoghi di ibernazione si trovano a centinaia di chilometri di distanza gli uni dagli altri.

Alimentazione:  Oltre ai tipici ultrasuoni, la nottola emette stridii penetranti. La funzione di questi suoni è ancora ignota. Le nottole comuni si nutrono di coleotteri, falene e formiche alate. Una sua stretta parente, la nottola gigante, oltre che di insetti si nutre anche di uccelli migratori[4].

Ecolocazione:  La nottola utilizza due tipi diversi di richiami per l'ecolocazione. I parametri di frequenza del primo tipo di richiamo sono situati tra 26 e 47 kHz, hanno maggiore energia a 27 kHz e una durata media di 11,5 ms. Quelli del secondo tipo di frequenza sono situati tra 22 e 33 kHz, hanno maggiore energia a 22 kHz e una durata media di 13,8 ms[5][6].

Rischio:  LC - Rischio minimo

Stato:  Il numero delle nottole comuni, come quello di tutti i pipistrelli europei, sta diminuendo sempre più; le altre specie di nottola sono perfino più rare. La nottola minore e quella gigante vivono solamente nelle foreste e non si spingono mai in città.

Annotazioni:  dubbia la presenza in Sicilia Le sottospecie N. n. velutinus Allen, 1923, diffusa in Cina meridionale e a Taiwan, N. n. furvus Imaizumi e Yoshiyuki, 1968, endemica del Giappone e N. n. plancyi Gerbe, 1880, endemica della Cina settentrionale, sono oggi classificate come specie distinte.