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Myotis blythii Tomes 1857 oxygnatus

Myotis blythii

Nome comune:
Vespertilio di Blyth

Sottospecie conosciute:
Myotis blythii africanus
Myotis blythii ancilla
Myotis blythii blythii
Myotis blythii dobsoni - probabilmente nomen novum per Vespertilio murinoides -
Myotis blythii lesviacus
Myotis blythii oxygnathus

Distribuzione:  la specie è diffusa in Europa meridionale, Medio Oriente, Ucraina meridionale, Caucaso, sino a Cina centrale e Mongolia, con delimitazione asiatica costituita dai monti Altaj a nord e dalla catena dell'Himalaya a sud. In Italia la sottospecie oxygnathus è presente su tutto il territorio peninsulare ed in Sicilia, mentre quasi certamente la specie è assente da Sardegna e Corsica. Predilige le aree boschive in pianura o collina, mentre ad altezze superiori ai 1000 m tende a spostarsi in ambienti antropizzati.

Descrizione:  Misura circa 6 cm di lunghezza, per un peso di una ventina di grammi. L'apertura alare in media è di circa 37 cm. Il pelo è di colore grigio topo sul dorso e bianco su ventre e gola, con una netta separazione fra zona dorsale e ventrale: la faccia, che non è incassata nella testa come in molte specie congeneri, è nuda e di colore rosato, con una zona di pelle più scura su sopracciglia e canna nasale. Le orecchie, rosate alla base, diventano nerastre verso il primo terzo basale e da lì fino alla punta: il patagio è anch'esso nerastro, mentre gli arti sono di colore carnicino.

Biologia:  Si tratta di una specie molto simile comportamentalmente all'affine Myotis myotis, al quale veniva accorpata fino a tempi piuttosto recenti e rispetto al quale venno ancora intrapresi lavori di riclassificazione per chiarire le reali appartenenze dei vari taxa all'una od all'altra specie. In una vasta parte del proprio areale, questi animali vivono in simpatria con M. myotis: le due specie, tuttavia, raramente entrano in competizione, poichè pur avendo abitudini assai simili tendono ad occupare nicchie trofiche differenti. Questa specie, infatti, si nutre in massima parte di artropodi arboricoli (principalmente Tettigonidi durante la bella stagione e Melolontidi in primavera), e ciò lo porta ad evitare i prati bassi o le zone spoglie e semidesertiche che M. myotis invece elegge a proprie zone di caccia. Pur trattandosi di una specie sedentaria, alcune popolazioni sono state osservate compiere migrazioni di 600 km. Generalmente vive attorno ai 4-5 anni, tuttavia la sua speranza di vita si avvicina molto ai 30 anni.

Rischio:  LC - Rischio minimo