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Myotis capaccinii Bonaparte 1837

Myotis capaccinii

Nome comune:
Vespertilio di Capaccini o Vespertilio dalle dita lunghe

Sottospecie conosciute:
Myotis capaccinii bureschi
Myotis capaccinii capaccinii

Distribuzione:  Con due sottospecie (Myotis capaccinii bureschi e Myotis capaccinii capaccinii) la specie è diffusa nel bacino del Mediterraneo occidentale (Europa meridionale e Nord Africa, isole maggiori comprese) ed in Medio Oriente (Turchia, Cipro, Israele, Iraq, Iran) spingendosi ad est fino all'Uzbekistan. In Italia la specie è comune in tutto il territorio. Predilige le aree carsiche od alluvionali, in prossimità di fonti permanenti d'acqua.

Descrizione:  Misura circa 5 cm, per un peso medio di una decina di grammi. L'apertura alare si aggira attorno ai 25 cm. Il pelo è grigiastro sul dorso e bianco sul ventre e sulla gola fino all'attaccatura della mandibola: attorno agli occhi ed al muso la pelle è nuda e di colore rosato. Gli arti sono di colore carnicino, quasi totalmente avvolti dal patagio ad eccezione dei piedi di grosse dimensioni e del pollice delle mani, che ha forma allungata.

Biologia:  Si tratta di animali notturni, che escono dalle tane solo dopo il crepuscolo e passano il giorno aggrappati con tutte e quattro le zampe a qualche substrato: prediligono le grotte e le caverne, che cambiano di volta in volta durante i mesi o le settimane. In inverno, sono soliti andare in ibernazione in luoghi con umidità a valori prossimi alla saturazione. Il volo è assai irregolare, con sequenze imprevedibili di rettilinei, zigzagate e varie intensità di battito d'ala. La sottospecie bureschi pare avventurarsi stagionalmente in piccole migrazioni di alcune decine di chilometri.

Alimentazione:  L'animale cerca il cibo nelle radure e nei pressi dei corsi d'acqua, anche a costo di allontanarsi dal proprio rifugio di vari chilometri: mangia principalmente piccoli insetti, che cattura al volo vicino al pelo dell'acqua. Recentemente è stato scoperto che è il primo e unico pipistrello europeo a praticare anche la pesca, catturando piccoli pesci ed avanotti con gli artigli posteriori mentre vola a pelo d'acqua.

Riproduzione:  Le femmine, in prossimità del parto, si radunano in colonie che possono raggiungere consistenze numeriche assai alte (fino a 10000 esemplari in Albania): dopo due mesi di gestazione viene dato alla luce un unico cucciolo già ben sviluppato. che è in grado di volare ad un mese dalla nascita, ma attende almeno altre due settimane per completare il processo di svezzamento ed allontanarsi dalla madre.

Rischio:  VU - Vulnerabile

Annotazioni:  Sono presenti sull'Etna entrambe le sottospecie