Vai a elenco — Vai alla scheda: primaprecedenteseguenteultima

Pipistrellus pipistrellus Schreber 1774 mediterraneus

Pipistrellus pipistrellus

Nome comune:
Pipistrello nano

Sottospecie conosciute:
3 sottospecie:
Pipistrellus pipistrellus aladdin
Pipistrellus pipistrellus mediterraneus
Pipistrellus pipistrellus pipistrellus

Distribuzione:  Con tre sottospecie (Pipistrellus pipistrellus aladdin, Pipistrellus pipistrellus mediterraneus, Pipistrellus pipistrellus pipistrellus) la specie è diffusa in gran parte dell'Europa (Gran Bretagna, Irlanda e Scandinavia incluse, mentre la specie è assente a Cipro), Nordafrica e Asia ad est fino al Turkestan ed alla Birmania settentrionale. In Italia sono presenti la sottospecie nominale (nel Centro ed al Nord), mentre in Sicilia, Sardegna, Malta e Corsica è diffusa la sottospecie mediterraneus. Il suo habitat è costituito dalle aree boschive, tuttavia qualora siano presenti centri abitati la specie vi si trasferisce volentieri: preferisce le aree di pianura e collina, ma lo si può trovare fino a 2000 m di altitudine.

Descrizione:  È il più piccolo chirottero italiano, raggiungendo la lunghezza di 4 cm, un'apertura alare di 20 cm e il peso di 5 g. Il pelo è bruno su tutto il corpo, con inscurimenti su spalle e quarto posteriore: le orecchie, piuttosto piccole, e la faccia sono di colore nerastro con sfumature carnicine, in particolare dietro gli occhi, sulle labbra ed alla base delle orecchie. Il patagio è nero, mentre gli arti sono di colore carnicino.

Biologia:  Si tratta di una specie crepuscolare e notturna: durante il giorno si rifugia nelle crepe e negli interstizi dei muri dei fabbricati (ma può anche restare semplicemente appeso al soffitto), oppure in cavità degli alberi, dai quali esce al crepuscolo (ma in primavera ed autunno può uscire anche in pieno giorno). Il volo, rapido e piuttosto irregolare come traiettoria, si svolge fra i due ed i dieci metri di altezza, in aree aperte. Durante l'inverno la specie è solita andare in letargo in gruppetti di una decina d'individui od anche singolarmente, anche se quest'ultimo pare essere più corto ed irregolare (interruzioni all'incirca ogni settimana) rispetto a quello di altre specie di pipistrello, in quanto questa specie è poco freddolosa e spesso si invola anche a temperature basse o condizioni di tempo sfavorevoli. Pare che nell'Est europeo questa specie sia solita compiere migrazioni stagionali. Si tratta di una specie gregaria, che tende a formare colonie anche assai numerose (fino a 100.000 individui), spesso in associazione con altre specie di pipistrelli: degne di nota le cosiddette "invasioni" di fine estate che questa specie compie periodicamente, il significato delle quali è ancora del tutto sconosciuto (anche se non sono sicuramente legate al processo riproduttivo). In queste occasioni, centinaia di esemplari al loro primo anno d'età si affollano in aree antropizzate, preferendo in particolar modo quelle illuminate anche di notte, dove si appendono a qualsiasi appiglio, ma possono stazionare anche sul terreno o rifugiarsi negli oggetti più disparati.

Alimentazione:  Si nutre di piccoli insetti volanti (Ditteri, Efemerotteri, Lepidotteri) che cattura esclusivamente in volo: qualora l'animale avvisti qualche preda posata, non la ghermisce ma dà un colpo d'ala al supporto per provocarne la fuga e catturarla in volo. In rari casi, tuttavia, degli esemplari sono stati osservati percorrere delle distanze sul terreno per acchiappare qualche preda.

Ecolocazione:  Le frequenze utilizzate da questa specie per l'ecolocazione sono comprese fra i 45 ed i 76 kHz, in particolare la maggior parte dell'energia si concentra nelle onde a 47 kHz: la durata di ciascun verso è di 5.6 ms.

Riproduzione:  La maturità sessuale viene raggiunta attorno all'anno d'età: le femmine, che si accoppiano verso la fine dell'estate, dopo il letargo formano colonie monosessuali di un centinaio di individui, anche se non è raro trovare colonie comprendenti fino a 1000 femmine. Nel frattempo, i maschi prendono possesso di un piccolo territorio che difendono da altri maschi, e che utilizzano per copulare con le femmine. Il parto avviene fra la tarda primavera e l'estate: man mano che si procede in direttrice NO-SE, aumenta l'incidenza di parti gemellari. I piccoli aprono gli occhi attorno al quinto giorno d'età ed attorno al mese sono già ricoperti di pelo ed in grado di volare, ma raramente si allontanano dalla madre prima del mese e mezzo di vita. La speranza di vita media di questi animali è di 2-3 anni, ma pare che possano vivere fino ad oltre 17 anni.

Rischio:  LC - Rischio minimo