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Plecotus austriacus Fischer 1829

Plecotus austriacus

Nome comune:
Orecchione meridionale

Sottospecie conosciute:
7 sottospecie:
Plecotus austriacus ariel
Plecotus austriacus austriacus
Plecotus austriacus christiei
Plecotus austriacus kolombatovici
Plecotus austriacus macrobullaris
Plecotus austriacus turkmenicus
Plecotus austriacus wardi

Distribuzione:  La specie è diffusa in gran parte dell'Europa continentale e nel sud della Gran Bretagna, oltre che in Africa centro-settentrionale (grossomodo fino all'Eritrea) ed in Asia, fino al Turkestan. In Italia la specie è presente su tutto il territorio peninsulare ed in Sicilia, mentre non è stata riscontrata la sua presenza in Sardegna. Predilige le aree antropizzate, in particolare le zone agricole: nelle aree più settentrionali del suo areale colonizza i centri abitati fino a 1500 m circa di altezza, pur prediligendo in genere aree più calde.

Descrizione:  Misura circa 6 cm di lunghezza, per un peso di una decina di grammi: l'apertura alare media è di circa 30 cm. La specie è nel complesso assai simile all'affine Plecotus auritus, dal quale è stato distinto come specie solo negli anni sessanta: il pelo è nel complesso più scuro sul dorso, dove ha tonalità grigio-nerastre piuttosto che brune come in P. auritus, mentre sul ventre e sulla gola il pelo è di colore bianco sporco. La faccia, glabra, è rosata con una mascherina grigio-nerastra sugli occhi, mentre le grandi orecchie sono grigio-nerastre anch'esse, con sfumature rosate nella parte interna ed alla radice. Il patagio è nerastro, mentre gli arti sono di colore rossiccio.

Biologia:  Si tratta di animali dalle abitudini crepuscolari e notturne, anche se spesso escono dal proprio rifugio (sottotetti dove forma colonie, o grotte dove si trova singolarmente) di giorno: durante l'inverno la specie è solita cadere in letargo, scegliendo per passarvi la stagione fredda delle cavità sotterranee dove sverna solitario e spesso appeso al soffitto, ma a volte si insinua nelle crepe delle pareti. Vola abbastanza lentamente e cambiando spesso direzione, non andando mai a più di 15 m di quota e raramente allontanandosi dal proprio rifugio, al quale anzi fa ritorno più volte nel corso della notte.

Alimentazione:  Si nutre soprattutto di falene, che cattura al volo cacciando fra le fronde degli alberi od attorno ai lampioni, dove le sue prede si riuniscono in quantità: nel cacciare gli animali volanti dimostra un'ottima capacità di virata in spazi ristretti.

Ecolocazione:  Le frequenze utilizzate da questa specie di pipistrello per l'ecolocazione sono comprese tra i 18 ed i 45 kHz: hanno maggiore energia attorno ai 28 kHz ed una durata media di 5,8 ms.

Riproduzione:  Le femmine divengono sessualmente mature al compimento del secondo anno d'età: dopo essersi accoppiate fra settembre ed ottobre ed avere svernato in colonie miste, formano delle colonie esclusivamente femminili di un centinaio di individui cadauna, nell'ambito delle quali danno alla luce un unico cucciolo verso la metà del mese di giugno. Il cucciolo è piuttosto rapido nell'accrescimento, e già attorno al mese d'età è in grado di compiere i primi voli, che preludono al suo allontanamento definitivo dalla madre. La speranza massima di vita di questi animali è di 25 anni e mezzo.

Rischio:  LC - Rischio minimo